martedì 27 dicembre 2011

RECENSIONE CONCERTO "I CANI" @SAN BENEDETTO DEL TRONTO

Recensione musicalmente inappuntabile sul concerto de "I Cani": la vodka faceva cagare.

IO PENSO POSITIVO PERCHE' SON VIVO. ALTRIMENTI NON PENSEREI AFFATTO

Ieri mattina, mentre percorrevo la mia mezza maratona per tenermi in forma (detta anche "giro di aperitivi delle undici e quindici"), ho attraversato un sottopasso proprio nel momento in cui transitava un treno.
Da bravo italiota ho espresso anch'io un desiderio: "Ti prego, fai che non mi cada il sottopasso in testa".

venerdì 23 dicembre 2011

VIA DEL CAMPO

Sarà che ho una predilizione per i giochi di carte e per la fica, fatto sta che per andare al lavoro opto sempre per il tragitto con più prostitute.
La macchina fila via da sola mentre, con entrambe le mani, tento di eliminare tracce di cagate di piccione dagli occhi per poter individuare la mia colored preferita.
Eccola! Sguardo malinconico, pelle color ebano e tette di granito. Nonostante il freddo artico riesco quasi a contarle i peli pubici che s'intravedono fuoriuscire dal perizoma di lattex.
La guardo e penso “Però, alla fine non è male come vita: guadagnare soldi per scopare. Sotto tortura. Cazzo! Il mio sogno erotico”. Subito dopo, colto da un improvviso magone per il turpe pensiero, mi sono prontamente corretto: “Guadagnano soldi per scopare uomini grassi, uomini vecchi , uomini grassi e vecchi, uomini brutti, uomini grassi, vecchi e brutti. Il tutto sempre sotto tortura. Cazzo! Il mio sogno erotico”.

giovedì 22 dicembre 2011

POST STUPIDO SU COSE STUPIDE CHE PIACCIONO AGLI STUPIDI

Ed anche Kim-Jong-Il se n'è andato.
Questo 2011 sta riservando, purtroppo solo nel finale, sorprese senza fine. Dopo le morti di bin laden, gheddafi, la fine del governo berlusconi, il ritrovamente della bara di mike e tanti altri avvenimenti macabri, ora è toccato al caro leader. In molti, soprattutto in medioriente, passeranno le feste natalizie toccandoseli senza soluzione di continuità.

Ma passiamo a cose più serie: la lega. La lega, in questi giorni, sta facendo di tutto per perdere voti, consensi e credibilità (ahahahah!). Sembra uno di quegli amici petulanti che adorano contraddire gli altri.
  • ...ed ecco la manovra del governo monti che prevede una riforma delle pensioni...
  • Sempre in tasca ai soliti noti!
  • ...il taglio dei vitalizi e degli stipendi parlamentari...
  • Volete vederci morire di fame!
  • ...tortellini con prosciutto cotto, piselli e panna...
  • Solo polenta e osèi!
  • ...il nero che sta bene su tutto...
  • Mai che pensiate al verde padania, voi romani!
  • ...non ci sono più le mezze stagioni...
  • Primavera! Autunno!
Stesso andazzo lo sta prendendo l'italia dei valori, partito di un ex magistrato che ha scoperto a 60 anni l'uso, smodato, delle webcam. Sta inflazionando la rete con i suoi messaggi video, i suoi post zeppi di errori ortografici, dirette streaming, twitter e tutto ciò che potrebbe sembrare all'avanguardia per un sessantenne. Ah, dimeticavo, di pietro è uno di quei soggetti (pochi nel mondo, si contano sulle dita di una mano) che possiede il dono dell'ubiquità. Davvero: ora è a roma a manifestare con gli studenti, oltre che a torino con i cassintegrati, a milano, in testa ad un corteo di giovani precari dei call center, a napoli con de magistris per intervenire ad un comizio dell'idv e, in ultimo ma non ultimo, ad avetrana per mettere la parola fine al caso che più ha scosso l'italia: capire cosa dice michele misseri.

giovedì 15 dicembre 2011

FORTE CON I DEBOLI, DEBOLE CON I FORTI

L'altra sera ero ubriaco come una merda. In un locale, stracolmo di gente come la bocca della carfagna durante un buon vecchio cdm, cercavo di colloquiare amabilmente con amici e consorte. "Cercavo" perché quella era la mia intenzione mentre, in realtà, dopo il quarto ruhm tonic, non riuscivo più a far seguire al soggetto il giusto verbo e predicato. Praticamente un comizio di bossi. Padre. Prima dell'ictus (il figlio).

Ero talmente ubriaco che, secondo gli esperti, tecnicamente parlando il mio alito non sapeva più di alcol ma di camionista bulgaro. Ok, ora la smetto.
Me ne stavo in fila al bar per ordinare il mio quinto cocktail e. dopo due giorni e due notti d'attesa, riesco finalmente a vedere la luce del bancone.
  • U ruh tony!
  • Scusa?
  • U RUH TONY!
  • Ah, un ruhm tonic. Arrivo
Si mette a prepararlo. Lo seguo con ammirazione: bottiglie, ghiaccio, lime, cannucce colorate. Un paradiso alcolico. Eccolo che ritorna.
  • Ecco il ruhm tonic: 8 euro.
  • Coddio! Praticamente sono diventato un socio di minoranza del locale!
  • Scusa?
  • Ecco gli 8 euro.
  • Grazie
  • ...
  • ...
  • Scusa, mi fai lo scontrino?
  • Mi spiace, ho la cassa rotta. Non posso fartelo.
  • Si, il culo di tua sorella sarà rotto.
  • Scusa?
  • Niente.
Al che, ubriaco e in preda allo sconforto, comincio a ragionare da solo: otto euro per cinque, che sono le mie bevute, fanno quaranta euro. Quaranta euro, senza scontrino, sono zero euro di tasse. Moltiplicato per tutte le persone qui dentro...allora, zero per duecento....zero! Bastardi!
  • Amore?
  • Dimmi, che è successo ora?
  • Non pagano le tasse.
  • Chi?
  • Quelli che ci danno da bere.
  • Che cazzo stai dicendo?
  • Non mi ha fatto lo scontrino.
  • Ahhh... Beh, ma è da quando siamo qui dentro che non fanno uno scontrino.
  • Si, ma l'alcol ha risvegliato il mio senso dello stato.
  • Già, ora si spiega perché hai pisciato su quella pianta vicino al bancone: revolucion!
  • Esatto. Dammi il numero della finanza
  • 117...aspetta: che cazzo ci fai con il numero della finanza?
  • Pronto? Buonasera, è la finanza? Quelli con la macchina verde e la riga gialla? Bene, io mi chiamo andreaspa, mi trovo in questo locale e volevo segnalare un evasore. Come? Si si, un evasore fiscale. Ne sono sicuro: è la quinta volta che mi serve da bere senza stamparmi lo scontrino. Come? Si, cinque. Come? Ruhm tonic.... Come non potete fare niente? Ma come, se mi trovate con un grammo d'erba mi infilate un doberman in macchina e se un figlio di puttana non fa uno scontrino neanche sotto tortura mi dite che non potete fare niente? Ma state scherzando? Passami un tuo superiore. Pronto? PRONTO? PRONTOOOOOOOOOOO????

martedì 13 dicembre 2011

CI SONO UN PRETE, UN BAMBINO E... NO, QUESTA L'HO GIA' RACCONTATA

E così una ragazza, fingendo di non aver mai avuto rapporti sessuali, ha scatenato il finimondo tra persone semplici e creduolone. Ma ora basta parlare di religione.
Parliamo piuttosto di chiesa.
Io l'adoro. La chiesa è l'unico motivo per cui non ho mai avuto bisogno di un orologio da polso: mi è stato sufficiente nascere con il senso dell'udito. Good job, mom.

Ogni volta che vedo in tv, sui giornali o sui blog gente incazzata perché la chiesa non paga l'ici, mi domando il motivo per cui sia ancora illegale bestemmiare. L'abbiamo regolarmente acquistato questo diritto, eppure ancora non è abbastanza. Ok, l'8 per mille non vi basta più, d'altronde l'inflazione corre anche per voi. Facciamo 9? 10? E sia! 10 per mille, però esigo di non sorbirmi pipponi di mezz'ora sul fatto che un bravo cristiano deve donare tutto ai più poveri. Anche perché, pensandoci bene, di fatto si risolverebbe tutto in un loop senza via d'uscita: io ricco dono a te povero che diventi ricco e doni a me che sono il nuovo povero, ora ricco, che dono a te, nuovo povero ed ex ricco, che doni...ho bisogno di un vodka tonic.

L'Ici sui beni immobili della chiesa: fantascienza! Quelli sono talmente tirchi che ci stanno ancora facendo pagare i danni per la breccia di porta pia. Passano casa per casa chiedendo "un piccolo contributo", la cosiddetta questua, e se ne vanno sgommando sulle loro alfette nere (chissà perché poi hanno tutti l'alfa, sti preti. Io ho una punto del '98 e lascio pure le mance ai baristi). E intanto ne approfittano per appuzzirti tutte le stanze con quel cazzo d'incenso di merda che poi, per farle tornare del loro solito "odor di pipa", mi tocca fumare come un drago per una settimana.

D'altronde è solo una leggenda l'idea che la chiesa abbia averi infiniti: lo sanno tutti che fanno gli sboroni solo perché hanno un fido allo ior. Che se non fosse per i tuoi due euro della domenica, al posto del prete, la messa la celebrerebbe il curatore fallimentare.
E non si dica più che l'abito non fa il monaco: se trovassi un prete in giro per strada senza quel cazzo di collarino bianco, tutto il giorno a chiacchierare, bere e mangiare, gli griderei dietro: trovati un lavoro, barbùn!

mercoledì 7 dicembre 2011

LA DISONESTA' NON È STAR SOPRA A UN ALBERO

Il fatto è che, noi che ci riempiamo la bocca con la parola "onestà", lo siamo solo perché non potremmo essere altrimenti. Non è una vocazione, non esiste nessuno "onesto" dalla nascita, l'onestà è una merda.
È come quel volantino d'iscrizione ai corsi per diventare arbitro che girano nella mia città: "Sei stanco di sederti in panchina e vedere gli altri giocare e divertirsi? Fischia loro nelle orecchie e guardali con aria di supponenza 'sti frocetti, diventa arbitro!" (ovviamente, se facessero dei volantini sull'onestà, la prima frase sul fischiare sarebbe sostituita da un più congeniale "Scrivi pipponi su repubblica e spedisci petizioni su qualsiasi cazzata ti venga in mente via mail").

È la verità: avessimo la possibilità di barare o rubare o qualsiasi altro verbo all'infinito in grado di far storcere il naso a concita de gregorio, non avremmo tutti quei "like" per ogni cazzata scritta su facebook. E non sto parlando di svaligiare autogrill o fottersene allegramente del canone rai, mi riferisco a reati come peculato, corruzione o pisciare sui guard rail in autostrada. Roba seria, insomma.

Di fatto, ogni volta che berlusconi si scopava una quindicenne ventenne o la russa veniva intervistato con il naso ricoperto da polvere bianca, tutti giù a dire "Vergogna!", "Dimissioni!" o "Perché nessuno pensa ai bambini?" mentre, si sa, dai nostri profondi e disonesti cuori un'unica e accorata voce, soffocata a forza di wiborowa e sora cesira, gorgogliava qualcosa di simile a: "Roba buona?"

martedì 6 dicembre 2011

MADONNA BLOGGER

Di certo Splinder era una merda ma, porca della madonna, Blogger in quanto a merdosità non scherza!