lunedì 19 marzo 2012

ERBA CHE VAI, FATTANZA CHE TROVI

Fatemi capire meglio: in italia si possono tranquillamente acquistare tumori dal tabaccaio in comodi pacchetti da 10 e da 20, affogare il fegato nell'alcol, grattare e non vincere, pagare l'ingresso in covi di figa notturna, gettare nel cesso migliaia di monete da un euro in ridicole macchine da bar ma non si può coltivare una pianta, giusto?
Devo essermi perso qualcosa perché, tra tutte le opzioni elencate in precedenza, piantare semi di una determinata specie mi sembra l'attività meno dannosa per il proprio fisico (e per la propria mente).

Se volessimo parlare seriamente e logicamente di liberalizzazione delle droghe leggere, ad essere sincero, posso capire le motivazioni che spingono un qualsiasi governo a non intraprendere una strada simile. Non in italia almeno. Mi viene ad esempio in mente il fatto che noi italiani siamo un branco di chiassosi distruttori della notte. Siamo un popolo che, come dice bene il detto, fatta la legge trova subito il modo per aggirarla (con metodi veri o presunti tali).
Quando uscì l'obbligo delle cinture di sicurezza c'erano le t-shirt con la striscia nera trasversale.
Dopo la comparsa dei primi autovelox chiunque girava con un fottuto cd rom appeso sul cruscotto.
Il limite di alcol durante la guida è 0.5 mg/l da anni, ma sembra che dopo tanto tempo ci sia ancora chi si meraviglia se dopo due pinte di bionda, un montenegro e un vodka tonic dei poliziotti gli ritirino la patente ("Cioè, ma scherzi? Mettere un limite è sacrosanto, però io ancora stavo bene, mica ero ubriaco! E allora quello che va di fuori con una birra?").

Ve l'immaginate, il giorno in cui liberalizzeranno la marijuana, se mai una cosa del genere accadrà mai, cosa potrebbe accadere per le bucate strade dello stivale? Una strage peggio delle resse per il nuovo ipad.
Proprio per colpa della nostra diseducazione alla civiltà non meritiamo un regalo del genere.
Perché l'italia è quel paese che si indigna per le stragi del sabato sera ma non fa niente per evitarle. L'importante è indignarsi. Se ci fosse una classifica, l'italia sarebbe al primo posto per l'indignazione. E pagnoncelli ce la mostrerebbe.
Costa concordia? Indignamoci. I politici corrotti? Indignamoci. Goal in fuorigioco? Indignamoci e mandateci le vostre foto mentre fate le facce buffe per la galleria di minchiate che vedete sulla destra.

Ricapitolando: marijuana buona, italiano cattivo, olanda aspettami che sto arrivando.

1 commento:

  1. Questa secondo i maya dovrebbe essere l'era della legalizzazione. Io aspetto fiducioso nell'illegalità.
    =)

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