Non cerco approvazione.
Essere al centro dell'attenzione non m'interessa affatto.
Non sono un buon oratore, in compenso sono un buon ascoltatore.
Gli spacconi, quelli che dicono di saperlo o di averlo già fatto (meglio degli altri), quelli del "che ci vuole?" dovrebbero essere iscritti in un apposito registro facilmente consultabile online.
Non m'interessa avere ragione.
Non dico d'aver ragione.
Ciò che mi passa per la testa rimane nella mia testa, non vomito tutto addosso agli altri .
Non mi piace mettermi in mostra.
Evito la folla, la gente, la confusione, la bolgia, la calca, il gruppo.
Non cerco d'essere interessante.
Non ho sempre un'opinione su tutto.
Il divertimento sempre e comunque è peggio del cancro.
Odio le chiacchiere a vanvera.
Conoscere nuove persone non è mai stato in cima alla mia lista delle cose da fare.
Non ho bisogno d'essere sempre in compagnia. Anzi, quando sono solo mi sembra sempre ci sia qualcuno di troppo.
I compleanni, le feste, le ricorrenze e tutto quel che ne consegue mi disgustano profondamente.
Non mi piacciono gli abbracci, le sdolcinatezze, i nomignoli, i baci sulle guance e le effusioni in generale. Se non dalla mia ragazza.
Non mi piace essere toccato.
Odio gridare e chi alza la voce abitualmente.
Non mi piace farmi riconoscere.
Non voglio dare spiegazioni.
Quando incontro persone che conosco mentre sono per strada, cerco sempre di evitarle.
Non m'interessa dare consigli.
La violenza mi piace solo sullo schermo.
Non "adoooroooo" né tantomeno "lovvo" nessuno.
Non "liko".
Chi generalizza sono tutti fascisti.
Non mi piacciono le stracazzo di faccette nei messaggi di testo.
Non sopporto i "ke" "x" "xké" ecc.
Taglierei le mani a chi sbaglia gli accenti (caffè - perché).
Le persone rumorose dovrebbero essere sottoposte a punizioni corporali.
Essere in anticipo agli appuntamenti dovrebbe essere la regola, non l'eccezione.
"Ascoltare" dovrebbe essere una materia di studio nella scuola dell'obbligo.
Se dico "non mi piace" allora vuol dire che non mi piace, è inutile insistere. No. No, grazie. Non insistere, non mi piace. No, non ne prendo solo un pezzetto. No. No. Basta ti prego.
Odio quelli che scambiano "imparare" con "insegnare".
Dopo il "se" non ci va il condizionale, porcoddio.
Le persone religiose mi fanno più tenerezza che rabbia.
Non sopporto chi dice di lavorare più di te. E di te. E te. E te...
La musica elettronica, potete dire quello che volete, per me non vale.
Valentina Vezzali mi sta profondamente sul cazzo.
Basta, mi sembra d'aver odiato abbastanza cose per oggi.
giovedì 7 febbraio 2013
lunedì 31 dicembre 2012
CAGA CAZZO
Hai presente i tipi precisi? Ecco a me, essendo uno di quelli, mi stanno sul cazzo.
Io sono un tipo troppo preciso. Del tipo che organizzo le stoviglie in ordine di grandezza. Un gran rompi cazzo.
Io sono un tipo troppo preciso. Del tipo che organizzo le stoviglie in ordine di grandezza. Un gran rompi cazzo.
La cosa brutta è che m'aspetto che tutti quelli che vivono, hanno vissuto o vivranno con me, agiscano di conseguenza.
- E quello cos'è?
- Cos'è? Cos'è? Un cucchiaino. Abbiamo bevuto il caffé insieme, cosa cazzo vuoi che sia?
- Embé? Un cucchiaino, dice lui! E ti sembra il caso?
- Mi sembra il caso cosa, brutto stronzo?
- Embè, un cucchiaino e lo lasci lì? Ma ti sembra il caso? Sarai o no uno stronzo? Pensi arrivi la fata dei cucchiaini, prenda il cucchiaino e lo depositi in cucina sotto al lavello lasciandoti 20 dollari sotto al cuscino solo per fartici le canne? Cosa cazzo pensi che sia io? Una fottuta cameriera sexy? Sarai un maledetto perverso?
- E vabbè, scusa!! Sarai o no un caga cazzo? Ma che vuoi tu dalla vita mia? Vuoi sapere pure se uso il preservativo? Ma porcod...
Ecco, io sono il caga cazzo... Però è da considersare che il caga cazzo (io) è uno di quei character ("personaggi", per voi gente non zelante. Ruolo che nessuno vuole mai interpretare. Un ruolo che a tuttti suscita un po' di antipatia, rompicoglionaggine (non so se la parola esiste, anzi, so che la parola non esiste, la considero una licenza poetica ( un po' come la parentesi dentro alla parentesi dentro alla parentesi) di noi tipi che rompiamo il cazzo un po' per tutto)). Tre parentesi, manco parlassimo di algebra.
Comunque.. dicevo... il tipo che caga il cazzo non lo vuole mai interpretare nessuno, ma è sempre il tipo che sceglie se tagliare il filo verde o quello rosso. O è quello che ha escogitato il piano per piazzare la bomba... Mi sbaglio sempre..
Non si può chiedere ad una donna di cominciare a inghiottire dopo anni di matrimonio come non si può chiedere ad uno zelante di non rompere i coglioni per un mozzicone nel piattino del caffè. Questo è quanto.
Penso che, se riunissimo gli sforzi, noi zelante di ogni latitudine e condizione sociale, potremmo anche farcela a cambiare l'italiia. Un bel partito degli zelanti.
Che rompono il cazzo se entri con 28 secondi di ritardo. Anzi, per sicurezza sei sempre in anticipo.
Che ti concedono il mutuo a 4,765% di tasso.
Che hanno i 2 centesimi di resto.
Che "No! Ma che dici! La macchia non si vede per niente!"
Che parcheggiano distante e dicono "Tanto in centro c'è traffico. Ci facciamo una camminata".
Che riposizionano gli oggetti nell'esatta posizione in cui erano prima che fossero stati toccati.
Che "Di chi è questa maglietta?"
Che io mi fido di te, è che non mi fido degli altri.
Che fanno gli scuri con gli scuri, i chiari con i chiari, l'intimo con l'intimo, la lana con la lana, i sintetici con i sintetici, i colorati con i ....
Che usano l'aspirapolvere perché non si fidano della scopa. "Sembra tanto sporca di suo...".
Che rileggono dopo che hanno scritto qualsiasi cosa. Pure la lista della spesa.
Che spengono le luci dopo che sei passato.
Che ti correggono i congiuntivi (anche se li sbagliano di loro).
Che dicono sempre che sembra fuorigioco.
Che ti ricordano sempre l'ingrediente mancante.
Che ti chiedono "Il posacenere? Era qui, prima...".
Che mentre parlano controllano quello che dicono su Wikipedia.
Che "Aspetta, aspetta, come si dice quando succede questo, questo e questo...?" e lo dicono.
Che "Ti ricordi quando stavamo..." e si ricordano sempre solo dei lati negativi: "Pioveva". "Faceva troppo caldo". "Avevi paura di avere un ritardo".
Che accoppia i calzini.
...
...
Buon anno.
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giovedì 20 dicembre 2012
SI, VIAGGIARE...
Io odio a morte i "viaggiatori". Sapete, quelle persone del tipo:
- Ciao! Quanto tempo! Che fine hai fatto?
- Ah ciao! Che bello rivederti! Sai, sono stato due settimane a fare il tour delle catene montuose in India. Ohh! Proprio uno spettacolo! Mai viste delle cose del genere: intere tribù che vivono a stretto contatto con la terra, animali belli e pucciosi a destra e a sinistra, il suono e i profumi della natura che riescono a penetrarti fin su al buco del...poi io e il mio ragazzo ci siamo spostati in mongolia: abbiamo voluto ripercorrere i passi di Gengis Khan seguendo le sue tracce di sperma..e infine, prima di tornare a milano, siamo passati in armenia per cercare di carpire i segreti della ricetta per un perfetto tè al melograno. Tu come stai?
- Bene, vado di corpo con regolarità
Più che altro non li capisco proprio. Gente che fugge, scappa e non si rende conto di farlo.
Hanno appena trovato un nuovo appartamento e già si mettono alla ricerca su internet, setacciando come non ci fosse un domani i siti delle agenzie immobiliari online; hanno un nuovo lavoro e si lamentano che il collega ha una collezione di caccole attaccata sotto alla scrivania; programmano un viaggio in kenya e, ancora sull'aereo d'andata, prenotano i biglietti per il prossimo tour nelle ande.
Ammettetelo, non sapete che cazzo state facendo. Basta mentire a voi stessi. State scappando, non c'è niente di male. Scappare è un bel mestiere. C'è chi è direttore de "Il Giornale", insomma, non siete proprio gli ultimi nella catena alimentare/lavorativa.
- Ciao a tutti, mi chiamo andrea e da 25 anni scappo dalla mia vita.
- CIIIIIAAAAAAOOOOO ANDREEEEAAAAA!
- Si, lo ammetto. Ho cominciato a scappare dalla mia vita quando avevo circa due anni, convinto che con un triciclo e due plasmon in tasca avrei avuto il mondo ai miei piedi. Ricordo ancora che mia madre mi fece il sederino tutto rosso rosso quando mi beccò alla stazione dei bus, proprio mentre tentavo di spacciare le ultime due Rossana per un biglietto con destinazione "Urbino".
La cosa bella (brutta) di chi scappa ma non lo sa, è che trova sempre una scusa per tutto quello che fa. E' talmente concentrata nel fare qualcos'altro che ha la necessità di credere che ha bisogno di ciò che desidera.
- Perché hai comprato una nuova macchina? Quella che avevi prima non era male.
- Si, però con questa risparmio su assicurazione e bollo.
- Ma l'avrai pagata 25.000 euro!
- 24.900
- E quanto risparmi tra bollo e assicurazione?
- Sui 200 l'anno.
- ...
- In più va a diesel, risparmio sul carburante.
- Ma lavori a 2 km da dove abiti.
- Si ma c'è sempre la coda, e poi c'è un passaggio a livello nel mezzo che sta sempre chiuso.
- Va bene ma..
- In più alla concessionaria mi hanno regalato questo fiore di plastica. E il portachiavi.
A me piace scappare. Costruire castelli in aria pensando "Chissà come starei in Brasile...mmhh...probabilmente la prima settimana sarebbe dura, ma la seconda sarei già presidente...mi potrei comprare una chitarra e fare il tutto esaurito al maracanà...mmhh...probabilmente potrei andare alla ricerca d'oro nel rio delle amazzoni, so di gente che ha svoltato così...e magari aprire un mio franchising di parrucche rasta...mmhh...dovrebbe funzionare".
Il rischio è che ci si abitui a fallire. Certo, magari mi pongo obiettivi piuttosto ardui da realizzare...poi però ripenso al fatto che hitler era austriaco e tutto mi sembra fattibile.
"Sono già dieci giorni che sono a rio e ancora non sono riuscito a raccattare un voto neanche dalla strana ragazza dalle palle pelose del piano di sopra. Strano. Sembrava tutto così facile. Secondo me è colpa di rio, non è ancora pronta per gente come me. Sai dove starei meglio? In Venezuela. Lì si che mi accoglierebbero con caroselli di automobili.--Si, tutte quelle auto stile anni '50 in diversi color pastello in fila al mio arrivo, che strombazzano come matti e con bandierine col mio volto legate agli specchietti...palloncini dappertutto.. però non voglio essere eletto presidente, chavez non se lo merita.."
- Ciao! Quanto tempo! Che fine hai fatto?
- Ah ciao! Che bello rivederti! Sai, sono stato due settimane a fare il tour delle catene montuose in India. Ohh! Proprio uno spettacolo! Mai viste delle cose del genere: intere tribù che vivono a stretto contatto con la terra, animali belli e pucciosi a destra e a sinistra, il suono e i profumi della natura che riescono a penetrarti fin su al buco del...poi io e il mio ragazzo ci siamo spostati in mongolia: abbiamo voluto ripercorrere i passi di Gengis Khan seguendo le sue tracce di sperma..e infine, prima di tornare a milano, siamo passati in armenia per cercare di carpire i segreti della ricetta per un perfetto tè al melograno. Tu come stai?
- Bene, vado di corpo con regolarità
Più che altro non li capisco proprio. Gente che fugge, scappa e non si rende conto di farlo.
Hanno appena trovato un nuovo appartamento e già si mettono alla ricerca su internet, setacciando come non ci fosse un domani i siti delle agenzie immobiliari online; hanno un nuovo lavoro e si lamentano che il collega ha una collezione di caccole attaccata sotto alla scrivania; programmano un viaggio in kenya e, ancora sull'aereo d'andata, prenotano i biglietti per il prossimo tour nelle ande.
Ammettetelo, non sapete che cazzo state facendo. Basta mentire a voi stessi. State scappando, non c'è niente di male. Scappare è un bel mestiere. C'è chi è direttore de "Il Giornale", insomma, non siete proprio gli ultimi nella catena alimentare/lavorativa.
- Ciao a tutti, mi chiamo andrea e da 25 anni scappo dalla mia vita.
- CIIIIIAAAAAAOOOOO ANDREEEEAAAAA!
- Si, lo ammetto. Ho cominciato a scappare dalla mia vita quando avevo circa due anni, convinto che con un triciclo e due plasmon in tasca avrei avuto il mondo ai miei piedi. Ricordo ancora che mia madre mi fece il sederino tutto rosso rosso quando mi beccò alla stazione dei bus, proprio mentre tentavo di spacciare le ultime due Rossana per un biglietto con destinazione "Urbino".
La cosa bella (brutta) di chi scappa ma non lo sa, è che trova sempre una scusa per tutto quello che fa. E' talmente concentrata nel fare qualcos'altro che ha la necessità di credere che ha bisogno di ciò che desidera.
- Perché hai comprato una nuova macchina? Quella che avevi prima non era male.
- Si, però con questa risparmio su assicurazione e bollo.
- Ma l'avrai pagata 25.000 euro!
- 24.900
- E quanto risparmi tra bollo e assicurazione?
- Sui 200 l'anno.
- ...
- In più va a diesel, risparmio sul carburante.
- Ma lavori a 2 km da dove abiti.
- Si ma c'è sempre la coda, e poi c'è un passaggio a livello nel mezzo che sta sempre chiuso.
- Va bene ma..
- In più alla concessionaria mi hanno regalato questo fiore di plastica. E il portachiavi.
A me piace scappare. Costruire castelli in aria pensando "Chissà come starei in Brasile...mmhh...probabilmente la prima settimana sarebbe dura, ma la seconda sarei già presidente...mi potrei comprare una chitarra e fare il tutto esaurito al maracanà...mmhh...probabilmente potrei andare alla ricerca d'oro nel rio delle amazzoni, so di gente che ha svoltato così...e magari aprire un mio franchising di parrucche rasta...mmhh...dovrebbe funzionare".
Il rischio è che ci si abitui a fallire. Certo, magari mi pongo obiettivi piuttosto ardui da realizzare...poi però ripenso al fatto che hitler era austriaco e tutto mi sembra fattibile.
"Sono già dieci giorni che sono a rio e ancora non sono riuscito a raccattare un voto neanche dalla strana ragazza dalle palle pelose del piano di sopra. Strano. Sembrava tutto così facile. Secondo me è colpa di rio, non è ancora pronta per gente come me. Sai dove starei meglio? In Venezuela. Lì si che mi accoglierebbero con caroselli di automobili.--Si, tutte quelle auto stile anni '50 in diversi color pastello in fila al mio arrivo, che strombazzano come matti e con bandierine col mio volto legate agli specchietti...palloncini dappertutto.. però non voglio essere eletto presidente, chavez non se lo merita.."
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venerdì 30 novembre 2012
IO TUTTO SACCIO!
Da quando vivo a Sydney ho conosciuto solo due tipi di persone: chi dice di conoscere tutto di questa città e chi ha un amico che dice di sapere come vanno le cose a Sydney.
C'è anche da considerare che, molto spesso, chi dice di saper tutto ha anche un amico che sa come vanno le cose a Sydney. Giusto per non farsi mancare nulla.
Il lavoro è difficile da trovare? È perché non ti sbatti abbastanza. Bisogna andare in giro, chiedere, consegnare curriculum (sic), mandare mail, fare cose, vedere gente... Che lavoro faccio io? Sto nel ristorante di mio zio.
L'inglese? Non è così essenziale come sembra. Basta imparare la lezioncina, ripetere a pappardella, sapere quelle quattro cose utili e tutto scorre via facile. Liscio proprio. Di cosa mi occupo? Volantinaggio.
Sydney cara? Si, un pochetto, però basta sapere dove andare e come spendere, non è che ci voglia una laurea. Certo, se vieni qua e pensi di andare ogni sera al ristorante hai sbagliato città. Bisogna avere pazienza, scoprire ogni giorno cose nuove, un poco alla volta: oggi un supermercato conveniente, domani un negozio di seconda mano, dopo domani un mercatino per la frutta, il giorno dopo ancora il pub nascosto con la birra a prezzo di costo e così via. Ora andiamo da McDonald che danno i cheesburger a due dollari...
Le spiagge? Ti consiglio questa, è davvero bella, ci vado spesso. È sotto un promontorio roccioso, contornata da un bosco di abeti, di difficile accesso. Mi piace tanto perché è poco frequentata. Si, è un po' scomoda da raggiungere per via di quell'unico bus che passa ogni 12 ore nei giorni pari e 15 nei festivi, però vuoi mettere la soddisfazione di vedere le meduse giganti durante il periodo degli amori? E poi, sai, dalle altre parti è sempre la solita solfa: ragazze in topless, curve mozzafiato, surfisti in ogni dove, barbecue sempre accesi, feste in spiaggia, birra gratis agli stand...ehi, ma dove vai? Torna indietro!
Come ho fatto per il visto? Niente di più semplice: io sono qui da quasi due anni, la mia ragazza è coreana e i suoi genitori hanno delle amicizie in certe farm controllate da loro conterranei. Alla fine della storia me la cavo pagando 1.200 dollari e scansandomi tutta la fatica di dover raccogliere mele o incartare arance. Come farò in seguito? Con un visto Student! (coglione)
C'è anche da considerare che, molto spesso, chi dice di saper tutto ha anche un amico che sa come vanno le cose a Sydney. Giusto per non farsi mancare nulla.
Il lavoro è difficile da trovare? È perché non ti sbatti abbastanza. Bisogna andare in giro, chiedere, consegnare curriculum (sic), mandare mail, fare cose, vedere gente... Che lavoro faccio io? Sto nel ristorante di mio zio.
L'inglese? Non è così essenziale come sembra. Basta imparare la lezioncina, ripetere a pappardella, sapere quelle quattro cose utili e tutto scorre via facile. Liscio proprio. Di cosa mi occupo? Volantinaggio.
Sydney cara? Si, un pochetto, però basta sapere dove andare e come spendere, non è che ci voglia una laurea. Certo, se vieni qua e pensi di andare ogni sera al ristorante hai sbagliato città. Bisogna avere pazienza, scoprire ogni giorno cose nuove, un poco alla volta: oggi un supermercato conveniente, domani un negozio di seconda mano, dopo domani un mercatino per la frutta, il giorno dopo ancora il pub nascosto con la birra a prezzo di costo e così via. Ora andiamo da McDonald che danno i cheesburger a due dollari...
Le spiagge? Ti consiglio questa, è davvero bella, ci vado spesso. È sotto un promontorio roccioso, contornata da un bosco di abeti, di difficile accesso. Mi piace tanto perché è poco frequentata. Si, è un po' scomoda da raggiungere per via di quell'unico bus che passa ogni 12 ore nei giorni pari e 15 nei festivi, però vuoi mettere la soddisfazione di vedere le meduse giganti durante il periodo degli amori? E poi, sai, dalle altre parti è sempre la solita solfa: ragazze in topless, curve mozzafiato, surfisti in ogni dove, barbecue sempre accesi, feste in spiaggia, birra gratis agli stand...ehi, ma dove vai? Torna indietro!
Come ho fatto per il visto? Niente di più semplice: io sono qui da quasi due anni, la mia ragazza è coreana e i suoi genitori hanno delle amicizie in certe farm controllate da loro conterranei. Alla fine della storia me la cavo pagando 1.200 dollari e scansandomi tutta la fatica di dover raccogliere mele o incartare arance. Come farò in seguito? Con un visto Student! (coglione)
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sabato 24 novembre 2012
NEWS FROM SYDNEY - DOWN WORLD 2
Riprendiamo il discorso Sydney: dov'ero rimasto? Ah già..
4 - La Fica
A dire la verità non ho avuto granché modo di girare per locali la sera ma devo dire che, quei pochi posti visitati, erano davvero ben forniti dell'accessorio che titola il paragrafo.
Ho notato che le ragazze australiane bevono come un italiano medio (circa 7/8 birre a sera, peccato non abbiano la Ceres) e non nascondono il gusto che provano nel farlo. Lo dimostrano i vari depositi di succhi gastrici alle entrate dei club e pub che animano la City.
Amano il divertimento allo stato puro e non si vergognano di nulla: ho udito rutti sovrastare il vociare di centinaia di persone, risate sguaiate, palpate estreme e una sevraesposizione di culi, tette e "camel toe" che, al confronto, striscia la notizia sembra la versione televisiva di Famiglia Cristiana (esempio non molto azzeccato...). Il problema, forse, è proprio questo "non lasciare nulla all'immaginazione". Mi correggo: no, non è un problema, è per meglio dire la Soluzione.
Alla luce di quanto descritto in precedenza vi posso affermare, con una certa convinzione, che non scopare in Australia è davvero un'impresa. E parlo per esperienza. Nelle mie poche visite notturne sono stato approcciato in maniera a dir poco palese da quattro ragazze. Ovviamente in momenti differenti. E non sono un sex symbol da fotoromanzo, ve l'assicuro. Stop.
5 - La lingua
Per quanto riguarda la lingua, e non mi sto riferendo al paragrafo appena sopra, l'inglese "australiano" non è così criptico come molti affermano. È inglese, punto. Parlato velocemente e "tagliato" quanto volete, è vero, ma è e rimane inglese. Alcuni termini di uso comune sono leggermente differenti, ve lo concedo, ma sfido chiunque di voi ad affermare che un australiano in vacanza in provincia di Avellino o Bergamo (o una qualsiasi altra sperduta città del cazzo) e che vanta una conoscenza base d'italiano, si troverebbe meno in difficoltà con la lingua di Dante. Non c'è paragone.
4 - La Fica
A dire la verità non ho avuto granché modo di girare per locali la sera ma devo dire che, quei pochi posti visitati, erano davvero ben forniti dell'accessorio che titola il paragrafo.
Ho notato che le ragazze australiane bevono come un italiano medio (circa 7/8 birre a sera, peccato non abbiano la Ceres) e non nascondono il gusto che provano nel farlo. Lo dimostrano i vari depositi di succhi gastrici alle entrate dei club e pub che animano la City.
Amano il divertimento allo stato puro e non si vergognano di nulla: ho udito rutti sovrastare il vociare di centinaia di persone, risate sguaiate, palpate estreme e una sevraesposizione di culi, tette e "camel toe" che, al confronto, striscia la notizia sembra la versione televisiva di Famiglia Cristiana (esempio non molto azzeccato...). Il problema, forse, è proprio questo "non lasciare nulla all'immaginazione". Mi correggo: no, non è un problema, è per meglio dire la Soluzione.
Alla luce di quanto descritto in precedenza vi posso affermare, con una certa convinzione, che non scopare in Australia è davvero un'impresa. E parlo per esperienza. Nelle mie poche visite notturne sono stato approcciato in maniera a dir poco palese da quattro ragazze. Ovviamente in momenti differenti. E non sono un sex symbol da fotoromanzo, ve l'assicuro. Stop.
5 - La lingua
Per quanto riguarda la lingua, e non mi sto riferendo al paragrafo appena sopra, l'inglese "australiano" non è così criptico come molti affermano. È inglese, punto. Parlato velocemente e "tagliato" quanto volete, è vero, ma è e rimane inglese. Alcuni termini di uso comune sono leggermente differenti, ve lo concedo, ma sfido chiunque di voi ad affermare che un australiano in vacanza in provincia di Avellino o Bergamo (o una qualsiasi altra sperduta città del cazzo) e che vanta una conoscenza base d'italiano, si troverebbe meno in difficoltà con la lingua di Dante. Non c'è paragone.
L'inglese, se lo si vuole capire, lo bisogna prima conoscere. Con il tempo, poi, l'abitudine all'accento e alla cadenza viene da sé, ma se non lo si sa per nulla la vedo dura per chiunque.
Basta. Per altre news dall'emisfero australe vi do appuntamento più in là, quando magari sarò meno scazzato.
Ora vado ad aggiornare la mia esperienza per quanto riguarda il punto 4. See you!
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sabato 17 novembre 2012
NEWS FROM SYDNEY - DOWN WORLD
Report degli ultimi 9 giorni passati a Sydney.
1 - Il viaggio
Se volete un consiglio, e se non lo volete potete saltare direttamente al punto 2, evitate compagnie low cost per viaggi internazionali.
25 ore di volo, se passate a stretto contatto con il sedile anteriore di un Hare Krishna's devote, possono segnare un'esistenza. Per non contare il fuso orario (c'è un punto del viaggio, tra Taipei e l'Australia, che in meno di un'ora si passa dal tramonto all'alba), il cibo orientale che sembra abbia il sapore di un neonato non ancora svezzato e i tanto agoniati scali (a New Delhi ci hanno requisito una quindicina di accendini, chissà per quale motivo).
Nota positiva: le hostess. Sembravano provenire direttamente dal set di un interracial porn. Indiane, cinesi, "taiwanesi", giapponesi e chi più ne ha più ne metta.
2 - L'ostello
A meno che tu non sia un amante del parkour, sconsiglio vivamente di misurarti con l'esperienza dell'ostello per un periodo superiore alle 48/72 ore complessive.
Assenza totale d'igiene, sia nelle varie "camerate" che negli spazi comuni (pentole dai fondi arrugginiti, forchette e stoviglie incrostate), acqua con concentrazioni di cloro che neanche nelle pozzanghere di Cernobyl (ma questa, d'altronde, è una delle pecche dell'intera Sydney), persone che vivono notte e giorno a piedi nudi (ho visto scene che voi umani..), school party che non verrebbero in mente neanche a Claudio Cecchetto, finestre sbarrate dall'interno e dall'esterno.
Insomma, una bella esperienza.
3 - La City
La città è fantastica: paesaggi da sogno, baie e spiagge selvagge, parchi e spazi verdi un po' ovunque e a portata di mano (basta saper scegliere il bus o la linea di tube giusta e sei a dieci chilometri dalla civiltà) e, allo stesso tempo, una city piena di grattacieli, uffici, centri finanziari e soldi che sembrano uscire dai tombini.
Nei nostri primi giorni una cosa in particolare ha attratto notevolmente la nostra curiosità: le auto sono sempre tutte pulite. Every. Fucking. Car. Is. Totally. Clear. Stahp.
Gli australiani sono persone socievoli, grandi bevitori (nonostante esista una patina di proibizionismo apparente che ricorda molto gli stati uniti di fine '700), chiacchieroni fino all'inverosimile e, nonostante tutto, con una passione sfrenata per lo sport e il benessere fisico.
Continua...
1 - Il viaggio
Se volete un consiglio, e se non lo volete potete saltare direttamente al punto 2, evitate compagnie low cost per viaggi internazionali.
25 ore di volo, se passate a stretto contatto con il sedile anteriore di un Hare Krishna's devote, possono segnare un'esistenza. Per non contare il fuso orario (c'è un punto del viaggio, tra Taipei e l'Australia, che in meno di un'ora si passa dal tramonto all'alba), il cibo orientale che sembra abbia il sapore di un neonato non ancora svezzato e i tanto agoniati scali (a New Delhi ci hanno requisito una quindicina di accendini, chissà per quale motivo).
Nota positiva: le hostess. Sembravano provenire direttamente dal set di un interracial porn. Indiane, cinesi, "taiwanesi", giapponesi e chi più ne ha più ne metta.
2 - L'ostello
A meno che tu non sia un amante del parkour, sconsiglio vivamente di misurarti con l'esperienza dell'ostello per un periodo superiore alle 48/72 ore complessive.
Assenza totale d'igiene, sia nelle varie "camerate" che negli spazi comuni (pentole dai fondi arrugginiti, forchette e stoviglie incrostate), acqua con concentrazioni di cloro che neanche nelle pozzanghere di Cernobyl (ma questa, d'altronde, è una delle pecche dell'intera Sydney), persone che vivono notte e giorno a piedi nudi (ho visto scene che voi umani..), school party che non verrebbero in mente neanche a Claudio Cecchetto, finestre sbarrate dall'interno e dall'esterno.
Insomma, una bella esperienza.
3 - La City
La città è fantastica: paesaggi da sogno, baie e spiagge selvagge, parchi e spazi verdi un po' ovunque e a portata di mano (basta saper scegliere il bus o la linea di tube giusta e sei a dieci chilometri dalla civiltà) e, allo stesso tempo, una city piena di grattacieli, uffici, centri finanziari e soldi che sembrano uscire dai tombini.
Nei nostri primi giorni una cosa in particolare ha attratto notevolmente la nostra curiosità: le auto sono sempre tutte pulite. Every. Fucking. Car. Is. Totally. Clear. Stahp.
Gli australiani sono persone socievoli, grandi bevitori (nonostante esista una patina di proibizionismo apparente che ricorda molto gli stati uniti di fine '700), chiacchieroni fino all'inverosimile e, nonostante tutto, con una passione sfrenata per lo sport e il benessere fisico.
Continua...
lunedì 22 ottobre 2012
ALDO NOVE, DITEMI SE QUESTO E' UN UOMO
Ditemi se questo è un uomo
che spende 75 euro per comprare le ciambelle nel videogioco dei Simpson
che ha dieci minuti di tempo per farsi una sega e ci mette un’ora per scegliere il video
che scende in piazza ogni giorno ma è solo per far pisciare il cane
che pensa di cambiare le cose firmando petizioni su Facebook
che ha una speranza di vita di 89 anni ma non sa come passare un pomeriggio
Ditemi
se questo è un uomo
che si fa di coca solo perché ormai lo fanno tutti
che sogna ogni notte chissà come sarà l’Iphone 6 e poi il 7, saranno pazzeschi
che scarica tonnellate di musica e proprio per questo non sa più cosa ascolta
che però la Minetti è figa questo bisogna dirlo
che vorrebbe suicidarsi ma è troppo uno sbatti
Ditemi se questo è un uomo
che a 35 anni ha visto 11.000 fighe in Rete ma non sa parlare con una donna
che è laureato e valuta opportunità di lavoro a 2 euro all’ora
che non sa più cosa sognare
allora si mette lì
sogna a caso
intercambiabile.
che si fa di coca solo perché ormai lo fanno tutti
che sogna ogni notte chissà come sarà l’Iphone 6 e poi il 7, saranno pazzeschi
che scarica tonnellate di musica e proprio per questo non sa più cosa ascolta
che però la Minetti è figa questo bisogna dirlo
che vorrebbe suicidarsi ma è troppo uno sbatti
Ditemi se questo è un uomo
che a 35 anni ha visto 11.000 fighe in Rete ma non sa parlare con una donna
che è laureato e valuta opportunità di lavoro a 2 euro all’ora
che non sa più cosa sognare
allora si mette lì
sogna a caso
intercambiabile.
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